"Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo"
- Mahatma Gandhi -
Per parlare del progetto Warfree – Liberu dae sa gherra, parto dalla celebre frase di Gandhi, che di pace ne sapeva qualcosina, per capire quale sia stata una delle mie fonti di ispirazione.
E poi c’è da dire sono cresciuta ascoltando i Beatles e John Lennon con la sua "Give peace a chance".
Sono personalmente approdata all’idea che la guerra non vada combattuta, ma semplicemente resa più difficile e scomoda da scegliere.
Se aumentiamo le alternative alla guerra, se spianiamo quelle strade che portano ad una convivenza pacifica, automaticamente ci sarà più gente che percorrerà cammini pacifici.
Una delle cose che rende spesso la guerra una scelta appetibile è l’aspetto economico sia diretto (lavorando o investendo nell’economia di guerra) sia a volte indiretto, con semplici scelte di acquisto poco consapevoli. Del resto spesso è difficile sapere cosa è più corretto fare come consumatore.
Dalla marcia per la pace alla costituzione di Warfree, un percorso sempre più attivo.
Quale può essere la soluzione a tutto questo?
Adoperarsi per creare un’economia dai valori sani e svincolata dall’economia di guerra.
Obiettivo molto ambizioso ed è proprio per questo che ho deciso di realizzarlo insieme ad altre persone, divenendo socia fondatrice e membro del consiglio di amministrazione dell’associazione Warfree – Liberu dae sa gherra.
Si tratta di un’iniziativa che nasce in Sardegna, mia regione adottiva, ma che ha un respiro globale e che mira a proporre una nuova economia sostenibile e libera dalla guerra, che possa dare lavoro degno e dignitoso.
In sostanza parliamo di una rete di aziende che sottoscrivono
una carta dei valori e che di conseguenza hanno un comportamento
virtuoso sotto aspetti di economia, sostenibilità e dignità
ed etica del lavoro.
I partecipanti alla rete si supportano a vicenda, creando un microclima economico prospero che genera posti di lavoro sotto il grande cappello dei valori a cui tutti i soci aderiscono.
Il contributo
Parte del mio contributo attivo all’associazione è costituito dalla divulgazione, così come sto facendo ora; questo può portare ad aumentare il numero di associati nonché di consumatori che acquistano prodotti o servizi dalla rete stessa.
Magari in questo momento stai pensando se aderire anche tu con la tua azienda o attività commerciale o come libero professionista, oppure potresti considerare di fare i tuoi regali e acquisti personali prediligendo l’e-commerce Warfree ad altri.
Un altro modo di promuovere l’iniziativa è quella di mettere a disposizione la mia professionalità in una banca delle ore attraverso la quale gli imprenditori della rete Warfree possono fruire dei miei servizi gratuitamente in alcuni casi o nettamente al di sotto le quotazioni di mercato in altri.
Ultimo ma non ultimo mi impegno a mantenere fede alla carta dei valori di Warfree, valutando le mie scelte professionali alla luce dei principi etici dell’associazione.
All we are saying, is give peace a chance
John Lennon