CHI SONO
Sono una bambina fortunata
Sì io lo sono ancora oggi!
Magari non credo più che “il terremoto” sia un gigante che fa tremare tutto camminando nella cucina dei miei nonni, ma sicuramente conservo il senso di stupore e la magia dell’infanzia.
Sarà perché da piccola ho avuto la fortuna di andare a Disneyworld, o perché fin da bambina ho potuto vivere l’incanto che avviene recitando e ballando su un palco, non lo so... anche perché ovviamente non ho solo ricordi felici, ma ho sicuramente avuto sempre il supporto della famiglia che mi ha dato anche gli strumenti per cavarmela da sola.
Età ingrata
Ecco be’ le scuole medie non sono state un gran momento: più giovane di oltre un anno rispetto ai compagni di classe e in un’epoca in cui certi scherzi non venivano chiamati “bullismo”, ne ho passate delle belle.
Sicuramente quel periodo è stato utile per farmi capire il valore dell’inclusione, dell’accettazione delle diversità, dell’accoglienza e il senso di giustizia.
Senza saperlo stavo imparando quello che non avrei mai voluto fare ad altri e quindi viceversa come volevo comportarmi.
Sipario!
Alle superiori sono nuovamente sbocciata, grazie di nuovo e soprattutto al teatro, a quell’eccitante sensazione di fare qualcosa di bello e di farlo insieme a tante altre persone anche molto diverse fra loro.
Oltre a partecipare agli spettacoli della scuola studiavo in maniera curiosa e vorace (se mi chiami secchiona non mi offendo) e partecipavo alla vita “politica” della scuola, con tutti gli scontri e i dibattiti accesi che l’idealismo dei 15 anni può produrre, cominciando a familiarizzare con l’ascolto, la mediazione, l’assertività e imparando la coerenza con i propri principi, anche quando questo comportava scelte difficili e impopolari (no, non ho mai seguito il gregge!).
Dura lex sed lex
Ed eccomi a studiare giurisprudenza con passione, forgiando il mio sogno di fare l’avvocato del diritto del lavoro per aiutare le persone ad avere un ambiente lavorativo dove esprimere i propri talenti e potenzialità.
Niente teatro nel periodo universitario, ma un progetto Erasmus che è valso mille spettacoli e 10.000 esperienze, mettendomi in contatto con culture diverse, mettendomi alla prova lontana dal “nido” e mettendo le ali alla mia curiosità e allo spirito di indipendenza.
Il periodo universitario ha visto anche momenti drammatici in famiglia: paure, preoccupazioni per la salute di mio padre prima e di mio fratello poi.
Ho scoperto che tutto si può affrontare, ho potuto capire di che pasta ero fatta e quanta forza ci fosse dentro di me.
Non è stato bello scoprirlo, ma è stata una bella sorpresa.
Per non farci mancare niente
Negli anni a seguire mi sono laureata, innamorata follemente, ho fatto la pratica legale a Milano (che è tanto distante dalla mia Taranto), sono andata all’estero per amore (e per curiosità), ho recitato e ballato ancora, mi sono sposata, ho fatto l’esame da avvocato avendo già deciso di non fare l’avvocato nella vita… eh sì perché come avvocato non ero felice, non esprimevo la versione migliore di me, sentivo che non era quella la strada per perseguire i miei sogni.
Come Neil Armstrong
Ed è a quel punto che ho capito che se il giuslavorista non è il mestiere adatto a far esprimere il talento e le potenzialità delle persone, la professione migliore per farlo è quella del formatore.
Ed eccomi di nuovo a studiare questa volta a Roma: un master in risorse umane, uno stage e infine il Master Formazione Formatori con Max Formisano che ha portato alla definitiva scelta di fare questo mestiere.
Questa svolta è stata come lo sbarco sulla Luna: esaltante, innovativa, rischiosa, sfidante e portatrice di nuovi orizzonti.
Per non farci mancare niente (bis)
Da quel momento ad oggi ho imparato una professione, ho viaggiato per piacere e per lavoro, con lo zaino in spalla o in prima classe, mi sono separata, ho camminato sui carboni ardenti con Tony Robbins, sono diventata zia due volte, ho studiato (tanto), ho faticosamente superato la paura di essere ferita e mi sono innamorata di nuovo, ho frequentato corsi di crescita personale e conosciuto un sacco di persone stimolanti, con la Max Formisano e in maniera autonoma ho lavorato in multinazionali, in microimprese, con professionisti, nella scuola pubblica, con le start-up, mi sono trasferita a Cagliari e mi sono risposata.
Mi viene il batticuore solo a vedere tutte queste cose in così poche righe!
Da allora mi sono formata con i migliori trainer al mondo arricchendo sempre più le mie competenze e perfezionando le metodologie che uso nelle mie consulenze ad aziende e professionisti.
E quindi chi sono?
Sono sempre quella bambina fortunata,
con qualche cicatrice, tanta esperienza e
molti strumenti in più di allora,
ma che ancora oggi sa sognare un mondo migliore e vuole contribuire
a crearlo.
COME SI CREA UN MONDO MIGLIORE?
Mi impegno ad applicare ogni giorno nel concreto i miei valori:
CONDIVISIONE: donando come professionista e come persona tutto ciò che so e tutto ciò che sono.
DIVERTIMENTO: uso la leggerezza nella comunicazione per creare empowerment e liberare risorse personali altrimenti irraggiungibili.
CRESCITA E CURIOSITÀ: studio e mi formo per essere sempre una professionista affidabile.
PACE: promuovo la gestione del conflitto nei gruppi di lavoro e supporto la creazione di un’economia dignitosa e pacifica attraverso l’associazione Warfree – Liberu dae sa gherra (per approfondire clicca qui).
ApprenDivertimento per professionisti realizzati e produttivi
Ho vissuto tante vite nella mia vita come gli attori (quelli veri, anche se io sono una dilettante), sono caduta, mi sono rialzata, ho sbagliato ed ho provato di nuovo, ho sofferto e ho avuto paura, ho imparato da sola, grazie ad altri, sui libri, dalle esperienze di lavoro e di vita e posso dire che non importa che tu sia un amministratore delegato, un collaboratore, un libero professionista, un manager, se vuoi lavorare in maniera centrata e appagante, se vuoi creare un clima lavorativo motivato e produttivo puoi farlo, e io conosco la strada.
Potenziale all’ennesima potenza
Sento di essere una cassa di risonanza per i talenti e le competenze, una fonte di ispirazione per chi voglia diventare realizzato, soddisfatto e appagato del proprio lavoro, un trampolino per chi non vuole fermarsi ai problemi, ai colleghi scansafatiche, ai capi o ai collaboratori incompetenti, alla crisi, ma voglia esprimere il meglio di sé e farlo fare anche alle persone intorno.